Il canone concordato è una particolare forma di contratto di locazione (prevista dalla L 431/98) avente una durata minima di 3 anni più 2 di rinnovo automatico. Gli importi minimi e massimi dei canoni sono stabiliti a livello comunale dagli accordi territoriali risultato della contrattazione tra sindacati degli inquilini e associazioni dei proprietari, sulla base delle caratteristiche dell’alloggio (sub-fascia) e della zona (area) dove è situato.
L’ammontare del canone varia secondo della zona di Bergamo dove è situato l’alloggio e delle sue caratteristiche. Per calcolare il canone minimo e massimo applicabile occorre innanzitutto avere i dati relativi alle superfici dell’alloggio e le dotazioni utili a definire la sub-fascia di appartenenza dell’alloggio.
Bergamo è suddiviso in 5 aree,(link alla mappa) indicativamente:
Dipende dall’area e dalla sub-fascia di appartenenza, indicativamente il valore al mq/anno (in euro):
Sulla base delle caratteristiche e delle dotazioni, l’alloggio appartiene a un a delle 3 sub-fasce:
Le modalità per il calcolo delle superfici, le sue maggiorazioni e le diverse ponderazioni sono dettagliate alle pagg.2, 3 e 4 degli accordi territoriali vigenti.
No. Per un calcolo preciso della superficie alla quale moltiplicare il valore minimo e massimo occorre avere la misura della superficie dell’ appartamento, autorimessa o posto auto, balconi, terrazze, cantine, superficie di pertinenza esclusiva e quella verde condominiale.
Si, ma i nuovi accordi territoriali per il Comune di Bergamo prevedono l’attestazione delle rispondenza.
L’attestazione è rilasciata congiuntamente dalla rispettiva organizzazione della proprietà edilizia e dei conduttori firmatarie dell’accordo, tramite la elaborazione e consegna del modello.
È necessaria, per stipulare validi contratti di locazione conformi alla normativa nazionale e rispondenti al contenuto economico e normativo dell’accordo territoriale, anche per usufruire delle agevolazioni fiscali.